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Gli Agenti tossici per il sistema respiratorio
Com’è logico attendersi, il principale apparato da
prendere in considerazione quando si ha a che fare con gli inquinanti
dell’aria è il sistema respiratorio. Questo apparato
può divenire il bersaglio di una quantità innumerevole
di sostanze tossiche oppure può fungere da punto di entrata
per tutti quegli agenti che, venendo a contatto col sangue, si
diffondono poi nel resto del corpo.
Il tratto respiratorio è tradizionalmente suddiviso in
una parte superiore ed in una inferiore. Quella superiore è
composta dalla regione nasale, dalla faringe e dalla trachea e
serve a riscaldare, inumidire e ripulire l’aria che viene
condotta nei polmoni.
I bronchi, i bronchioli e gli alveoli costituiscono il tratto
inferiore (o polmoni) dove avviene lo scambio dei gas con il sangue.
La forza motrice della respirazione è data dal diaframma,
un esteso muscolo che si estende sopra la cavità addominale
alla base dei polmoni. Per questo motivo, ogni tossina che agisce
negativamente sull’azione del sistema muscolare può
avere anche un effetto nocivo sull’apparato respiratorio.
Il sistema respiratorio dell’uomo è strutturato fondalmentalmente
per rifornire il corpo dell’ossigeno necessario alla sopravvivenza
e per eliminare i gas reflui della respirazione. Queste funzioni
non permettono di discriminare le varie sostanze aerodisperse,
per cui i vari agenti tossici possono penetrare all’interno
del corpo con relativa facilità.
Il particolato aerodisperso penetra abbastanza difficilmente all’interno
dei polmoni, in quanto esiste tutta una serie di mezzi anatomici
e funzionali che ostacola l’accesso delle polveri.
Al contrario i gas ed i vapori penetrano molto più speditamente
nell’organismo ed i composti tossici inalati vengono spesso
assorbiti, anche se con modalità diverse per quanto riguarda
la quantità ed il punto di assorbimento. Un gas molto solubile
in acqua viene assorbito facilmente già nel tratto superiore
del sistema respiratorio: può finire nel muco oppure passare
attraverso lo strato epiteliale e penetrare così all’interno
del corpo. I gas meno solubili, invece, vengono più che
altro trasportati nel tratto più profondo dell’apparato
respiratorio fino agli alveoli dove l’assorbimento dipende
prevalentemente dalle pressioni parziali dei gas nell’aria
inspirata.
Gli effetti tossici a carico del sistema respiratorio sono molto
vari e possono spaziare da una semplice irritazione e costrizione
dei passaggi dell’aria, alla fibrosi polmonare (cambiamenti
nella composizione e nel tipo cellulare), all’edema (un’eccessiva
ritenzione di fluidi), al cancro.
Da notare che gli effetti irritanti sono solitamente reversibili,
comunque l’esposizione cronica ad un irritante può
comportare l’insorgenza di un danno permanente a livello
cellulare.
L’azione dei composti tossici può quindi variare
da un comune senso di malessere e di oppressione al petto, all’anossia,
alla tosse cronica, ecc.; in alcuni casi vi può essere
la morte.
L’amianto e l’arsenico sono due agenti tossici che
rappresentano anche le più comuni cause del cancro ai polmoni.
L’asbesto può anche causare la fibrosi, come del
resto possono farlo anche altri agenti di natura minerale. La
sensibilizzazione allergica e la conseguente irritazione ed edema
sono degli effetti comuni che si possono riscontrare in seguito
all’esposizione ad agenti sensibilizzanti come il toluene
diisocianato, l’anidride maleica, l’etilendiammina,
l’isocianato di metile, ecc. |
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