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Agenti Cancerogeni
I cancerogeni sono tutti quegli agenti che inducono il cancro
o che sono in grado di aumentarne la frequenza di insorgenza in
una popolazione esposta.
Il cancro non è altro che una crescita anormale ed incontrollata
delle cellule e viene anche chiamato neoplasia o tumore. Può
colpire tutti gli organi e gli apparati, anche se si manifesta
più spesso alla pelle, al seno, alla prostata, ai polmoni,
all’apparato digerente ed al cervello. Purtroppo rappresenta
una delle principali cause di morte nei Paesi Occidentali dove
causa all’incirca il 20% dei decessi ed è spesso
direttamente riconducibile a fattori ambientali associati sia
allo stile di vita che all’esposizione lavorativa. In effetti,
nella comparsa delle neoplasie hanno una notevole influenza molti
fattori individuali come il consumo di alcool, il fumo, l’alimentazione
e l’ereditarietà, ma spesso il fattore scatenante
di questa malattia è rappresentato dall’esposizione
ad agenti presenti nel mondo professionale, in particolare a sostanze
chimiche cancerogene.
L’insorgenza e la formazione del tumore viene anche detta
cancerogenesi ed è un processo che si manifesta in più
stadi. L’evento iniziale, che è di breve durata (giorni
o settimane), viene denominato iniziazione ed è spesso
dovuto ad una alterazione genetica causata da un cosiddetto iniziatore
chimico.
Il secondo stadio della cancerogenesi viene chiamato promozione
e dura nell'uomo anni o decenni. Mentre un cancerogeno iniziatore
induce il cancro con un meccanismo irreversibile, un cancerogeno
promotore provoca effetti che possono essere reversibili se l’esposizione
cessa. Un promotore, di per sé, non determina l'insorgenza
del tumore, ma è in grado di amplificare il danno determinato
da un iniziatore: in definitiva agisce inducendo la proliferazione
cellulare, conferendo così alle cellule tumorali un vantaggio
replicativo rispetto a quelle normali.
In genere gli agenti cancerogeni svolgono un ruolo sia di iniziatore
che di promotore e per questo motivo vengono definiti carcinogeni
completi. Da notare che la promozione può essere indotta
non solo da sostanze chimiche, ma anche da eventi biologici e
da stimoli fisici o meccanici.
Lo stadio più avanzato del processo di cancerogenesi consiste
nell’acquisizione da parte delle cellule tumorali della
proprietà invasiva cioè della capacità di
colonizzare altre zone del corpo oltre a quella di origine. La
disseminazione del cancro avviene in genere attraverso il sistema
vascolare e comporta la formazione di varie masse tumorali secondarie
(metastasi). A questo punto i trattamenti terapeutici sono particolarmente
difficili e la situazione si presenta talmente grave da essere
spesso letale.
Anche se numerosi studi scientifici hanno permesso di capire molto
sulla comparsa e sullo sviluppo dei tumori, è sempre estremamente
difficile stabilire una chiara relazione di causa-effetto fra
l’esposizione ad un sospetto agente cancerogeno e lo sviluppo
della malattia. Un chiaro esempio è dato dalla formaldeide
che dopo vari anni di studi è stata dichiarata dall’IARC
composto cancerogeno per l’uomo solo nel giugno 2004. Altre
sostanze cancerogene per l’essere umano sono l’amianto,
il benzene, il berillio, il cromo, i radionuclidi ed il cloruro
di vinile.
Purtroppo i cancerogeni effettivi sono centinaia e molti devono
ancora essere identificati. Questo è essenzialmente dovuto
al fatto che vi è un lungo periodo di latenza fra l’esposizione
e la comparsa del tumore; e questo complica molto i vari studi
che vengono fatti in vitro o su cavie. Solitamente l’evidenza
più chiara deriva dagli studi epidemiologici condotti sugli
esseri umani.
Sulla base della potenziale cancerogenicità delle sostanze
sono state fatte numerose classificazioni.
L’Unione Europea distingue tre diverse categorie: alla prima
appartengono le sostanze sicuramente cancerogene per l’uomo;
alla seconda quelle che devono essere assimilate ai cancerogeni
umani sulla base degli studi condotti sugli animali; alla terza
appartengono quelle per le quali gli studi hanno dato risultati
preoccupanti, ma non sufficienti ad iscriverle alla seconda categoria.
Il Centro Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) adotta
invece la seguente classificazione:
Gruppo 1 : l’agente è sicuramente cancerogeno per
l’essere umano;
Gruppo 2A : l’agente è probabilmente cancerogeno
per l’essere umano;
Gruppo 2B : l’agente è un possibile cancerogeno per
l’essere umano;
Gruppo 3 : l’agente non può essere classificato come
cancerogeno per l’essere umano;
Gruppo 4 : l’agente è probabilmente non cancerogeno
per l’essere umano. |
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