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L'Inquinamento indoor causato dai pollini
I pollini sono le cellule riproduttrici maschili
delle piante con fiori. Per le loro dimensioni, che variano tra
i 15 e i 200 micrometri, possono penetrare molto facilmente negli
ambienti confinati per via aerea o trasportati da scarpe, indumenti,
animali oppure oggetti.
Solitamente, nei periodi della fioritura la concentrazione dei
pollini negli ambienti indoor è notevolmente minore di
quella presente all’esterno; al contrario, spesso può
essere superiore nel periodo invernale perché il polline
ristagna con la polvere presente all’interno degli edifici.
Il
principale effetto sulla salute causato dal polline è riconducibile
alla relativa allergia specifica, che in questo caso viene detta
pollinosi. Questo problema scatta quando la concentrazione del
polline arriva ad una determinata soglia ed è caratterizzato
da tutta una serie di sintomi molto chiari: congiungitivi, infiammazione
alle vie respiratorie, tosse, mal di gola, asma, secrezione continua
dal naso, ecc.
Di solito, i periodi di pollinosi si manifestano in tempi chiaramente
delimitati e relazionati alla fioritura delle particolari famiglie
vegetali a cui si è allergici.
Gli
ambienti confinati possono, in alcuni casi, rappresentare un vero
e proprio rifugio per tutte quelle persone che soffrono di pollinosi,
a patto che si riesca a mantenere al loro interno una bassa concentrazione
di questo biocontaminante. Per fare questo, è opportuno
prendere alcune precauzioni che non tutti conoscono. Innanzitutto
è opportuno evitare di aerare gli edifici aprendo porte
e finestre nei periodi in cui la concentrazione di pollini nell’aria
ambiente raggiunge i massimi livelli, e cioè al tramonto,
quando l’umidità esterna si aggira sul 60-90% e nelle
giornate ventose e calde. L’ideale sarebbe aprire le finestre
solamente nelle ore notturne, ad alcune ore di distanza dal tramonto
e dall’alba.
Gli impianti di ventilazione e di climatizzazione dovrebbero essere
ben puliti e magari dotati di filtri per prevenire la dispersione
dei pollini all’interno dell’edificio. Attualmente
sono anche in commercio dei particolari filtri antipolline che
possono essere applicati alle finestre, in modo tale da far passare
l’aria trattenendo i vari biocontaminanti presenti all’esterno.
Un utile accorgimento è anche quello che prevede l’utilizzo
di un depuratore d’aria in grado di trattenere, assieme
al particolato più generico, anche il polline aerodisperso
nell’ambiente indoor. |
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