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L'Assorbimento per ingestione delle sostanze tossiche


Gli inquinanti aerodispersi che penetrano nel tratto respiratorio attraverso la bocca od il naso possono essere intrappolati nel muco secreto dalle mucose che rivestono internamente l’apparato. Da qui, possono essere eliminati direttamente ed espettorati oppure trasportati alla faringe e quindi ingeriti. L’ingestione costituisce, quindi, l’entrata degli inquinanti dell’aria nel tratto digestivo più profondo.
Un rapido assorbimento può avvenire anche all’interno della bocca attraverso la sottile mucosa orale, comunque è di solito di lieve entità. In ogni caso l’assorbimento può avvenire lungo l’intero tratto gastrointestinale, ed è fortemente influenzato dalla qualità e dalla quantità del materiale presente all’interno del sistema digerente. Anche le secrezioni gastriche svolgono un’influenza notevole, in quanto possono aumentare la solubilità di una sostanza tossica o possono favorirne la formazione, come nel caso delle nitrosammine che si formano a basso pH
a partire dai nitriti. Allo stesso modo anche la flora batterica può esercitare una certa influenza modificando la tossicità dei vari composti con i quali viene a contatto.
Solitamente il punto principale di assorbimento è dato dall’intestino. Qui l’area di scambio, cioè la superficie assorbente, è massimizzata, mentre è minimizzata la distanza dal sistema circolatorio. L’assorbimento avviene soprattutto per semplice diffusione, ma certi composti tossici vengono assorbiti anche tramite il trasporto attivo deputato all’assorbimento di alcuni elementi critici come il ferro ed il calcio o molecole fondamentali come gli zuccheri, i sali biliari, gli aminoacidi, le vitamine, ecc.
Solitamente gli inquinanti aerodispersi vengono ingeriti in quantità estremamente ridotte, per cui questa particolare forma di assorbimento non risulta quasi mai rilevante ai fini della tutela della salute. Al contrario, se viene accidentalmente ingerito un composto tossico, magari bevendolo da una bottiglia, per prevenirne l’assorbimento massiccio bisogna assolutamente evitare che finisca nell’intestino. In questo caso non si deve bere dell’acqua per diluire il composto, in quanto lo stiramento della parete dello stomaco ne causa lo svuotamento e il conseguente passaggio della sostanza tossica nell’intestino, ma piuttosto bisogna causare il vomito o procedere ad una lavanda gastrica. Se il composto tossico è già nell’intestino, allora si dovrà ricorrere ai purganti.
   
considerazioni generali
assorbimento cutaneo
assorbimento per inalazione
distribuzione e accumulo
metabolismo
eliminazione