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L'Assorbimento Cutaneo delle sostanze tossiche
La pelle rappresenta spesso il primo punto di contatto fra il
corpo umano e gli inquinanti tossici. Per questo motivo, l’evoluzione
ha fatto sì che divenisse una vera e propria barriera contro
l’aggressione da parte delle sostanze estranee: delle centinaia
di potenziali inquinanti aerodispersi, solamente pochi hanno caratteristiche
tali da permettere loro un facile assorbimento.
Lo strato corneo dell’epidermide è molto povero d’acqua
essendo costituito da cellule morte e da un'alta percentuale di
lipidi e cheratina. La cute risulta così impermeabile agli
acidi, alle basi e ai sali (ad esclusione dei sali dei metalli
pesanti), mentre permette il passaggio delle sostanze gassose,
liquide o solide caratterizzate da un’alta liposolubilità,
come ad esempio il piombo tetraetile e alcuni insetticidi organofosforici.
Alcune molecole molto piccole, come la nicotina, riescono invece
a passare attraverso l’epidermide anche se non sono particolarmente
lipofile, proprio per le loro dimensioni.
La maggior parte dei composti chimici assorbiti per via cutanea
passa attraverso le cellule epidermiche. Le ghiandole sudoripare
e i follicoli cutanei, anche se forniscono un rapido accesso all’interno
del corpo, sono troppo radi per avere un’azione rilevante
sull’assorbimento.
Gli occhi sono una via di esposizione molto meno frequente; e
questa è una fortuna: dato che gli occhi presentano un
gran numero di capillari vicino alla superficie e dato che sono
privi di uno spesso strato protettivo esterno, essi assorbono
le sostanze molto più rapidamente di quanto possa farlo
la pelle.
Logicamente,
la funzione di barriera dell’epidermide viene meno nel caso
in cui questa presenti delle lacerazioni (infatti se vi è
il rischio di possibile esposizione ad agenti tossici ad alta
concentrazione bisogna stare estremamente attenti a non ferirsi
accidentalmente aumentando così i pericoli a cui si va
incontro).
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