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Fonti del Particolato
Le polveri si originano sia da fonti naturali che antropogeniche.
Le polveri fini derivano principalmente da processi di combustione
(particolato primario cioè prodotto direttamente) e da
prodotti di reazione dei gas (particolato secondario); la frazione
grossolana delle polveri si origina in genere da processi meccanici
(solo p. primario).
Le
principali fonti naturali di particolato primario
sono le eruzioni vulcaniche, gli incendi boschivi, l’erosione
e la disgregazione delle rocce, le piante (pollini e residui vegetali),
le spore, lo spray marino e i resti degli insetti.
Il
particolato naturale secondario è costituito da particelle
fini che si originano in seguito alla ossidazione di varie sostanze
quali: il biossido di zolfo e l’acido solfidrico emessi
dagli incendi e dai vulcani; gli ossidi di azoto liberati dai
terreni; i terpeni (idrocarburi) emessi dalla vegetazione.
Il
particolato primario di origine antropica è
invece dovuto: all’utilizzo dei combustibili fossili (riscaldamento
domestico, centrali termoelettriche, ecc.); alle emissioni degli
autoveicoli; all’usura dei pneumatici, dei freni e del manto
stradale; a vari processi industriali (fonderie, miniere, cementifici,
ecc.). Da segnalare anche le grandi quantità di polveri
che si possono originare in seguito a varie attività agricole.
Le polveri secondarie antropogeniche sono invece dovute essenzialmente
all’ossidazione degli idrocarburi e degli ossidi di zolfo
e di azoto emessi dalle varie attività umane.
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Un'impressionante
eruzione dell'Etna ripresa dal satellite. Come
si può vedere l'emissione di gas e polveri
è enorme. |
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