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Caratteristiche del Radon


Il radon (Rn) è un gas radioattivo naturale estremamente pericoloso: rappresenta la seconda causa di morte per tumore ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. Si stima che causi il decesso di più di 50 mila persone in tutto il mondo ogni anno (più di mille solo in Italia). Per i suoi effetti è stato inserito dalla Commissione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) nel Gruppo 1 degli agenti cancerogeni riconosciuti.

Chimicamente è un gas nobile, come l’elio o l’argon, è inodore, incolore, insapore e reagisce difficilmente con gli altri composti chimici. Ben 8 volte più pesante dell’aria, è un gas che si origina in seguito al decadimento radioattivo di elementi come l’uranio e il radio (presenti in quantità variabile in tutta la crosta terrestre). La sua concentrazione viene solitamente misurata in Becquerel su metro cubo (Bq/mc) dove un Becquerel rappresenta una disintegrazione al secondo. Spesso nei paesi anglosassoni viene utilizzata l’unità di misura picoCurie su litro (pC/l) dove 1 Curie=3,7·1010 Becquerel.

Il radon tipicamente si sprigiona dal suolo e si può diffondere nell’aria delle abitazioni liberandosi da aperture o microfratture delle fondamenta. L’edificio intrappola il gas radioattivo limitandone la dispersione in atmosfera e per questo motivo la sua concentrazione aumenta. Il radon è pericoloso per inalazione: tanto maggiore è la sua concentrazione nell’aria tanto più alta è la possibilità di sviluppare un tumore in seguito all’esposizione delle cellule dell’apparato respiratorio alle radiazioni sprigionate nel corso del decadimento radioattivo. Questo gas si può liberare anche da alcuni materiali da costruzione (come per esempio il tufo) o dall’acqua sorgiva o prelevata dal sottosuolo.
Per limitare i rischi dovuti al radon è quindi necessario limitare la sua concentrazione nell’aria: aerare bene gli ambienti dove si trascorre la maggior parte della propria vita e, nei casi più gravi, attuare una bonifica della propria abitazione rivolgendosi a persone specializzate.
   
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