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Effetti delle piogge acide sull'ecosistema
Gli effetti degli inquinanti acidi sugli ecosistemi variano a
seconda delle caratteristiche delle aree interessate.
In genere i suoli caratterizzati dalla presenza di rocce calcaree
sono in grado di neutralizzare direttamente l’acidità
per la presenza dei carbonati che permettono di mantenere costante
il pH; in ogni caso il potere tampone del terreno alla lunga si
esaurisce ed il suolo si acidifica. I terreni più sensibili
sono quelli derivati da rocce cristalline come il granito e le
quarziti. Nei suoli poveri o totalmente privi di calcare gli inquinanti
acidi causano l’impoverimento del terreno per la perdita
di ioni calcio, magnesio, potassio e sodio. In effetti nel suolo
avviene lo scambio degli ioni idrogeno liberati dagli acidi con
questi cationi, che possono così essere solubilizzati e
trasportati via con le acque di percolazione.
Il processo comporta anche la liberazione nel terreno degli ioni
metallici che risultano spesso tossici per le piante. In particolare
il forte abbassamento del pH provoca la liberazione dell’alluminio
trivalente, estremamente tossico.
L’abbassamento del pH nel terreno può anche causare
la compromissione di molti processi microbiologici, fra i quali
l’azotofissazione (il processo che comporta l’arricchimento
del suolo di azoto tramite la fissazione dell’azoto molecolare
atmosferico).
Anche i corpi idrici sono soggetti ai fenomeni di acidificazione,
soprattutto nelle aree dove sono presenti suoli che non sono in
grado di tamponare l’azione degli inquinanti acidi. Il fenomeno
si è manifestato soprattutto nei laghi della Scandinavia,
degli Stati Uniti nordorientali e del Canada sudorientale. Le
conseguenze sugli organismi acquatici possono essere sia dirette,
cioè dovute alla tossicità delle acque, che indirette,
cioè dovute alla scomparsa dei vegetali o delle prede più
sensibili all’acidificazione e che costituivano parte della
catena alimentare. L’acidità dei laghi può
infatti modificare le popolazioni di diatomee e di alghe brune
e può alterare sia la distribuzione che la varietà
della fauna ittica: lo sviluppo embrionale di alcuni pesci viene
bloccato già a valori di pH minori di 6 mentre ad un pH
inferiore a 5 cessa la riproduzione della maggior parte dei pesci
e cominciano a scomparire alcune specie, prime fra tutte i salmoni
e le trote. |
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Come si più chiaramente
vedere dal grafico, al diminuire
del pH scompaiono diverse specie
presenti nei corpi idrici. |
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