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Le possibili interazioni tra agenti tossici
Nel caso di un'esposizione simultanea a due o più sostanze
tossiche vi può essere un effetto additivo, sinergico oppure
antagonista.
L’effetto additivo si manifesta quando
l’effetto combinato di due o più composti chimici
è uguale a quello della somma degli effetti individuali
di ogni agente. In pratica ogni sostanza tossica agisce come se
non fossero presenti anche le altre. Di solito questo è
l’effetto più comune che si presenta in seguito all’esposizione
simultanea a più inquinanti. Per esempio, gli effetti dei
pesticidi organofosfati si combinano fra loro in maniera additiva.
Il sinergismo si verifica quando l’effetto
combinato di due o più sostanze tossiche è maggiore
della somma degli effetti di ogni sostanza presa in considerazione
singolarmente. Un buon esempio è fornito dal tetracloruro
di carbonio e l’etanolo: la simultanea esposizione a queste
due sostanze, entrambe epatotossiche, produce un danno molto più
elevato di quello che potrebbe esserci additivamente.
Un particolare sinergismo è il potenziamento, una situazione
nella quale una sostanza che non ha un effetto in un punto particolare
aumenta gli effetti tossici di un’altra sostanza in un determinato
bersaglio. Un esempio è dato dall’isopropanolo, che
non è tossico per il fegato ma che potenzia l’effetto
epatotossico del tetracloruro di carbonio.
L’interazione particolato-gas nei polmoni è un importante
meccanismo sinergico nella tossicologia dell’inquinamento
atmosferico. Solitamente le sostanza tossiche adsorbite nel particolato
possono penetrare nei polmoni ed agire in modo molto più
efficace di quanto potrebbero normalmente fare se fossero inalate
nella fase gassosa.
Nell’antagonismo, due o più composti
chimici interferiscono l’un l’altro nella loro azione
in modo tale che il loro effetto combinato è di minore
entità rispetto alla somma degli effetti di ogni singolo
composto chimico. L’interazione antagonistica è alla
base della maggior parte degli antidoti ai veleni; in alcuni casi,
due composti chimici che hanno degli effetti opposti a carico
della stessa funzione fisiologica possono annullarsi l’un
con l’altro.
Una forma di antagonismo interchimico si manifesta in modo opposto
al potenziamento: una sostanza che non esercita un effetto particolare
su di un tessuto o su di un sistema diminuisce la tossicità
di un’altra sostanza.
Una interazione chimica comunemente osservata associata all’antagonismo
è la tolleranza. Questo fenomeno si verifica spesso con
la somministrazione cronica delle droghe; nel tempo, una dose
maggiore di droga è necessaria per produrre lo stesso effetto
che produceva in precedenza. In pratica si manifesta una diminuita
sensibilità ad una sostanza a seguito di una esposizione
a tale sostanza o ad altre con una struttura simile.
Con le sostanze tossiche, la tolleranza può far guadagnare
ad un individuo la capacità di resistere a livelli di esposizione
che sarebbero normalmente tossici oppure letali. |
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