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Inquinanti dell'aria prodotti dall'uomo
Nel corso della storia l’uomo ha sempre utilizzato le risorse
a propria disposizione in modo pressochè indiscriminato,
senza curarsi minimamente delle particolari ricadute ambientali
che poteva avere la sua presenza nell’ambito dei vari cicli
naturali. La distruzione e l’inquinamento ambientale sono
sempre andati di pari passo con l’evoluzione della cosiddetta
civiltà. Un tempo la popolazione umana era comunque molto
meno rappresentata e l’impatto ambientale risultava praticamente
ininfluente, almeno in ambito globale. Ora, purtroppo, l’enorme
incremento demografico e l’addensamento abitativo in alcune
specifiche zone comporta un’azione inquinante a livello
locale e mondiale notevolmente più elevata, estremamente
preoccupante e spesso particolarmente nociva sia per l’uomo
che per l’ambiente.
L’inquinamento atmosferico maggiore è quello che
l’uomo produce per soddisfare le proprie necessità
civili ed industriali. I vari processi di combustione utilizzati
per cuocere i cibi, per riscaldarsi, per alimentare i veicoli
a motore e i macchinari, producono gli inquinanti più diffusi.
L’inquinamento dell’aria di origine antropogenica
si sprigiona dalle grandi sorgenti fisse (industrie, impianti
per la produzione di energia elettrica ed inceneritori); da piccole
sorgenti fisse (impianti per il riscaldamento domestico) e da
sorgenti mobili (il traffico veicolare). Molte di queste sorgenti
sono strettamente legate alla produzione ed al consumo di energia,
specialmente combustibili fossili.
L’uso di combustibili fossili per il riscaldamento domestico,
in particolare di oli combustibili pesanti, di biomassa e di carbone
è una fonte significativa di inquinamento ambientale di
particolati e di biossido di zolfo, specialmente nelle regioni
temperate (soprattutto in Cina ed Europa dell’Est). Anche
il traffico contribuisce in gran parte alle emissioni di questi
inquinanti nelle città caratterizzate da una grande congestione
veicolare, e questo a causa della presenza di una sterminata serie
di autoveicoli che utilizzano benzine ad alto tenore di zolfo
(soprattutto in Asia). Nelle città dove viene ancora utilizzata
la benzina col piombo (l’ex benzina rossa), il traffico
può contribuire per l’80-90% alla concentrazione
atmosferica di questo pericoloso inquinante.
Per quanto riguarda gli altri inquinanti principali è da
sottolineare che nell’emissione di ozono e di composti organici
volatili le sorgenti antropogeniche hanno un ruolo fondamentale
tanto quanto quelle naturali; le combustioni in genere rappresentano
la causa principale delle emissioni di ossido di azoto; i motori
dei mezzi di trasporto rappresentano tipicamente la causa principale
delle emissioni di monossido di carbonio.
Oltre alle sostanze che vengono prodotte a seguito dei vari processi
di combustione, sono da segnalare tutti quegli inquinanti che
vengono prodotti nel corso di particolari cicli tecnologici. Questi
composti vengono liberati in quantità notevolmente inferiori
e per questo risultano poco rilevanti come impatto globale a livello
planetario; in ogni caso, sono spesso dotati di elevata tossicità,
e la loro presenza è particolarmente importante a livello
locale. La strategia di approccio è chiaramente diversa:
gli specifici inquinanti di origine industriale sono infatti da
ricercare non dopo la loro diffusione nell’ambiente (immissioni
atmosferiche), ma al momento del loro rilascio (emissioni atmosferiche).
L’impatto
degli inquinanti sull’uomo dipende dalla zona di produzione
degli inquinanti e dalla loro dispersione. Le grandi sorgenti
fisse, spesso localizzate lontano dai più grandi centri
abitati, disperdono nell’aria a grandi altezze, mentre il
riscaldamento domestico ed il traffico producono inquinanti che
si liberano a livello del suolo in aree densamente abitate. Come
conseguenza, le sorgenti mobili e quelle fisse di piccole dimensioni
contribuiscono in modo maggiore all’inquinamento dell’aria
nelle aree urbane e, di conseguenza, attentano alla salute pubblica
molto di più di quanto non si potrebbe supporre facendo
un semplice confronto quantitativo fra i vari tipi di emissioni. |
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