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Caratteristiche del Cloruro di Vinile
Il cloruro di vinile è un gas tossico, cancerogeno, infiammabile
e talmente instabile alle normali condizioni ambientali che miscelato
con l’aria può diventare esplosivo.
Anche conosciuto come cloroetene o cloroetilene, solitamente viene
indicato come cloruro di vinile monomero (CVM)
per distinguerlo dal principale composto che si ottiene dalla
sua polimerizzazione: il polivinil cloruro o PVC. Da notare che
il PVC, al contrario del monomero, è pressochè innocuo
(sempre a patto che la concentrazione di cloruro di vinile monomero
che permane disciolto all’interno sia bassa).
L’estrema
importanza del cloroetilene nella società industriale moderna
è proprio dovuta al fatto che questa sostanza rappresenta
il costituente base per la produzione dell’onnipresente
PVC, materiale utilizzato per realizzare una gran varietà
di prodotti plastici come tubi, cavi, rivestimenti per auto, materiali
per impacchettare gli alimenti, arredamenti, finestre, coperture
murali, articoli per la casa, ecc. Fino alla metà degli
anni ’70 il cloruro di vinile veniva impiegato anche come
gas refrigerante, propellente per spray e come componente di alcuni
cosmetici.
Tutto il cloruro di vinile esistente è stato prodotto dall’uomo
od è il risultato della degradazione di altre sostanze
artificiali come il tricloroetilene, il tricloroetano o il tetracloroetilene.
Quindi tutto l’inquinamento ambientale e i danni alla salute
dovuti a questa sostanza sono da imputare esclusivamente all’uomo.
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