I condensatori a superficie vengono utilizzati quando i
vapori generati nel corso dei processi industriali non possono
essere miscelati con l’acqua di raffreddamento. In
genere questo problema si riscontra quando i vapori di processo
sono altamente corrosivi o tossici oppure quando il trattamento
dell’acqua reflua risulta particolarmente oneroso.
Il
tipico condensatore a superficie è uno scambiatore
di calore a fascio tubiero. Questi dispositivi sono solitamente
costituiti da un involucro cilindrico che racchiude numerosi
piccoli tubi che corrono paralleli all’asse del cilindro.
La sostanza condensante, di solito l’acqua, fluisce
lungo questi tubi al loro interno, mentre il flusso d’aria
calda da trattare fluisce all’interno del rivestimento
ed al di fuori dei tubi. Il calore dell’aria da trattare
viene trasferito attraverso i tubi all’acqua di raffreddamento,
riducendo così la temperatura dell’aria contaminata
e favorendo la condensazione degli inquinanti (in pratica
i vapori si condensano a causa del contatto con la fredda
superficie dei tubi).
I condensatori di superficie sono più costosi di
quelli a contatto sia per quanto riguarda la costruzione
che la manutenzione, comunque hanno il grosso vantaggio
che il contaminante raccolto non viene miscelato con il
liquido di raffreddamento.
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