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La determinazione degli inquinanti
La determinazione quantitativa e qualitativa degli inquinanti
dell’aria può essere condotta avvalendosi di molti
mezzi diversi, sia manuali che automatizzati. In alcuni casi è
anche possibile utilizzare dei calcoli e dei modelli opportuni,
applicando delle metodologie deduttive e quindi operando un monitoraggio
che viene definito indiretto.
I
metodi manuali sono tecniche specifiche che devono essere seguite
quando si raccoglie e si analizza un campione di inquinante aerodisperso.
Un metodo automatizzato fa riferimento in genere ad uno strumento,
solitamente approvato da un centro indicato dall’autorità
competente e che risponde ai requisiti tecnici indispensabili
per un’accurata analisi degli inquinanti.
Nelle stazioni di monitoraggio i metodi automatizzati vengono
utilizzati principalmente per raccogliere ed analizzare l’aria
ambiente in modo continuo. Spesso i metodi automatizzati vengono
utilizzati anche nella valutazione delle emissioni industriali.
Le
varie procedure che regolano il campionamento, l’analisi,
la calibrazione degli eventuali strumenti e il calcolo delle emissioni,
vengono spesso elaborate da organismi tecnici appositamente preposti.
Queste procedure, denominate norme tecniche,
vengono aggiornate e revisionate man mano che la tecnologia e
la conoscenza progrediscono. Tutti i metodi di riferimento sono
realizzati per determinare la reale concentrazione degli inquinanti
e, di volta in volta, il metodo specifico ottimale per la migliore
determinazione dei contaminanti deve essere scelto sulla base
di un certo numero di fattori, i più importanti dei quali
sono le caratteristiche chimiche e lo stato fisico dell’inquinante.
I
risultati del monitoraggio sono generalmente rappresentati dalla
concentrazione degli inquinanti. Quella dei contaminanti gassosi
viene solitamente espressa in parti per milione in volume (ppmv),
o parti per miliardo in volume (ppbv), anche se spesso si tralascia
il riferimento volumetrico e ci si limita ad esprimere i dati
in ppm o ppb. La concentrazione degli inquinanti può anche
essere espressa in peso su di un dato volume di aria, per esempio
microgrammi o milligrammi su metro cubo di aria (rispettivamente
µg/mc e mg/mc). I metalli, i sali e gli altri composti che
non formano vapori a temperatura e pressione ambiente sono espressi
solo in mg/mc (o microgr/mc). I contaminanti atmosferici di origine
biologica e che possono crescere in colture di laboratorio, come
ad es. funghi e batteri, vengono spesso espressi come numero di
unità formanti colonia su metro cubo (CFU/mc).
Nel caso delle emissioni, dalla concentrazione si può facilmente
risalire alla quantità di prodotti inquinanti liberati
nell’aria, a patto di conoscere i volumi liberati nel corso
dei vari processi. |
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