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Il monitoraggio diretto a risposta rapida
La misurazione diretta degli inquinanti può essere condotta
sostanzialmente in due modi diversi a seconda che si utilizzino
tecniche a risposta rapida oppure differita.
Nel primo caso si ottengono dei risultati virtualmente istantanei.
Questo è possibile utilizzando degli strumenti a lettura
diretta che permettono di rilevare quantitativamente gli inquinanti
direttamente sul posto e in tempo reale. Solitamente si utilizzano
specifici analizzatori di gas oppure monitor più generici,
ma anche un’ampia varietà di altri dispositivi.
Il grosso vantaggio del monitoraggio diretto a risposta rapida
è essenzialmente la praticità: senza attuare delle
procedure complicate e spesso lente si ottengono immediatamente
i dati che si vogliono conoscere. Inoltre questo particolare monitoraggio
permette spesso di ottenere un gran numero di dati puntuali, cioè
riferiti ad un determinato momento, cosa che permette di relazionare
l’inquinamento alle condizioni ambientali o alle attività
di processo mutevoli nel tempo. La cosa è stata colta anche
dalle prescrizioni legislative, infatti molto spesso sono proprio
le leggi vigenti che impongono l’utilizzo di particolari
strumenti automatici a lettura diretta e risposta rapida. L’utilizzo
di questi strumenti è di solito indispensabile nel monitoraggio
in continuo, dove vi è la necessità di sapere con
un’elevata frequenza la concentrazione degli inquinanti
presenti.
La controindicazione principale è spesso il costo elevato
d’acquisto e di manutenzione dei dispositivi utilizzati,
oppure la relativa carenza di accuratezza nella misurazione.
In
definitiva vi sono due tipologie di dispositivi di misurazione
a risposta diretta: quelli usa e getta come le fialette colorimetriche
e quelli automatizzati, molto utilizzati in campo industriale
ed occupazionale. Di per sé, alle due categorie appartengono
strumenti estremamente diversi fra loro, comunque caratterizzati
da caratteristiche strumentali che ne definiscono chiaramente
le prestazioni. |
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