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Effetti sull'uomo degli Idrocarburi Policiclici
Aromatici
L’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici può
avvenire per inalazione, per ingestione di cibo o di bevande contaminate,
oppure per via cutanea toccando del terreno contaminato o prodotti
come gli oli pesanti, il catrame di carbone o il creosoto.
Una volta nel corpo gli IPA si diffondono rapidamente per la loro
liposolubilità che li rende in grado di attraversare le
membrane cellulari e di penetrare e depositarsi nei tessuti adiposi.
Gli organi target includono i reni, il fegato ed il grasso. La
metabolizzazione è, però, abbastanza rapida e, nel
giro di pochi giorni, gli IPA vengono eliminati
tramite le urine e le feci.
La
maggior parte dei dati sulla pericolosità degli IPA derivano
dai numerosi studi di laboratorio condotti in vitro o su animali
in quanto non possono essere condotti studi sugli esseri umani
per individuare gli effetti causati dall’esposizione ad
IPA a vari livelli di concentrazione. Sembra comunque che l’esposizione
a queste sostanze comporti vari danni a livello ematico, una immunosopressione
e vari danni al sistema polmonare. L’effetto principale
sulla salute associato all’esposizione è certamente
il cancro. Alcuni IPA hanno dimostrato in test di laboratorio
di essere in grado di causare il cancro per inalazione (ai polmoni),
per ingestione (allo stomaco) e per contatto dermico (alla pelle).
Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
(IARC) sono probabili cancerogeni per l’uomo il benzo(a)pirene,
il benz(a)antracene e il dibenz(a,h)antracene; mentre sono possibili
cancerogeni il benzo(b)fluorantene, il benzo(k)fluorantene e l’indeno(1,2,3,-c,d)pirene.
Anche vari studi epidemiologici condotti sulle attività
lavorative hanno dimostrato la pericolosità degli IPA.
In seguito ad esposizioni occupazionali si sono verificati casi
di cancro ai polmoni, alla pelle ed al tratto genito-urinario;
i livelli di esposizione erano comunque più elevati di
quelli a cui è soggetta di norma la popolazione generale.
La frazione di IPA più implicata nello sviluppo del tumore
è quella caratterizzata da 3 a 7 anelli aromatici. Sembra
che gli IPA, di per sé, non siano tossici; una volta nel
corpo vengono però attivati in vari processi mediati da
alcuni sistemi enzimatici presenti nei tessuti bersaglio. Questa
biotrasformazione comporta la formazione di intermedi reattivi
(carcinogeni genotossici) in grado di legarsi covalentemente a
macromolecole come il DNA e l’RNA. Il materiale genetico
viene così danneggiato e questo comporterebbe l’insorgenza
dei tumori.
In ogni caso, non vi è praticamente niente di certo sull’azione
tumorigenica dei singoli IPA presenti all’interno di miscele
complesse. Gli studi inerenti hanno dimostrato che gli idrocarburi
policiclici aromatici interagiscono metabolicamente in un’enormità
di modi determinando di volta in volta effetti sinergici, additivi
o addirittura antagonistici. |
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