Effetti dell'Amianto sull'uomo
La presenza delle fibre di asbesto nell’ambiente comporta
inevitabilmente dei danni a carico della salute. L’esposizione
può avvenire essenzialmente per ingestione o per inalazione,
anche se una quantità ridottissima di fibre può
penetrare nel corpo anche per contatto cutaneo.
Le fibre ingerite vengono quasi tutte eliminate nel giro di pochi
giorni per escrezione nelle feci, alcune possono però penetrare
nelle cellule dell’apparato gastro-intestinale ed altre
possono finire addirittura nel sangue. Una certa quantità
di fibre può rimanere intrappolata nei vari tessuti con
cui vengono a contatto, mentre altre sono escrete con le urine.
Gli effetti sulla salute dovuti all’ingestione di fibre
di asbesto non sono ancora perfettamente chiari, anche se delle
ricerche in merito dimostrano che alcuni gruppi di persone esposte
alle fibre per assunzione di acqua potabile contaminata presentano
una media di morti per tumore all’esofago, allo stomaco
e all’intestino maggiori della media riscontrata nella popolazione.
I
pericoli maggiori sono comunque dovuti alla presenza delle fibre
nell’aria. Una volta inalate, le fibre si possono depositare
all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari.
La maggior parte delle fibre viene rimossa dai polmoni nel giro
di poche ore venendo eliminata con la tosse e dilavata dal muco
prodotto
nell’apparato respiratorio che la trasporta fino in gola
e quindi nello stomaco. Invece le fibre che si sono depositate
nelle parti più profonde del polmone vengono rimosse
più lentamente; alcune fibre possono rimanere nei polmoni
per diversi anni, altre per tutta la vita.
La presenza di queste fibre estranee all’interno dei polmoni
può comportare l’insorgenza di malattie come l’asbestosi,
il mesotelioma ed il tumore dei polmoni.
L’asbestosi è una malattia che
colpisce prevalentemente le persone che sono state esposte nei
luoghi di lavoro ad alte concentrazioni di fibre aerodisperse.
In genere compare dopo 10-15 anni dall’inizio del periodo
di esposizione e consiste in una lenta crescita di tessuto fibroso
nei polmoni e nella membrana che circonda i polmoni. Questo
tessuto rende difficoltosa la respirazione dato che non si espande
e non si contrae come il normale tessuto polmonare. Anche il
flusso di sangue ai polmoni può diminuire e questo provoca
un ingrossamento del cuore. Il respiro diviene corto ed è
spesso accompagnato da tosse. La malattia è incurabile
e, in alcuni casi, può condurre alla morte.
Il mesotelioma è un tipo di tumore che
si sviluppa a carico della membrana che riveste i polmoni e
gli altri organi interni. La sua casistica è fortemente
relazionata alla presenza di asbesto aerodisperso e la sua comparsa
avviene solitamente a 30 anni di distanza dall’inizio
dell’esposizione. Ogni anno ve ne sono circa un migliaio
di casi solo in Italia.
Come il mesotelioma, anche il cancro polmonare
compare solitamente a molti anni di distanza dall’inizio
dell’esposizione e può insorgere anche per esposizione
a bassi livelli di asbesto.
Per
quanto riguarda la diversa pericolosità dei vari tipi
di amianto sembra che gli anfiboli (tremolite, amosite e specialmente
crocidolite) siano più pericolosi del crisotile. Molte
ricerche indicano che le fibre lunghe (più grandi di
5 micrometri) sono le maggiori imputate nel causare un danno
rispetto a quelle più corte (meno di 2,5 micrometri).
In genere, le fibre più piccole sono associate con il
mesotelioma, mentre quelle più grandi sono associate
con il cancro ai polmoni.