|
I campionatori passivi
I campionatori passivi sono dei dispositivi in grado di raccogliere
i gas e i vapori inquinanti presenti nell’aria senza far
uso di aspirazione forzata. Vengono chiamati così proprio
perché non prevedono l’utilizzo di alcun sistema
di pompaggio dei campioni.
Il tipico campionatore passivo è il tubo di diffusione,
che sfrutta per l’appunto il processo fisico di diffusione
degli inquinanti.
All’interno del campionatore è presente una sostanza
in grado di reagire con l’inquinante da monitorare. Il prodotto
che si forma in seguito alla reazione si accumula nel dispositivo
e può essere sfruttato per effettuare delle analisi quantitative
di laboratorio.
Solitamente i tubi di diffusione sono utilizzati per effettuare
i monitoraggi ambientali, per questo motivo sono aperti all’atmosfera
solo dalla parte che è esposta verso il basso per prevenire
che la pioggia o la polvere entrino all’interno. Purtroppo,
molto spesso qualcuno viene perso o danneggiato nel corso dei
test, per cui è meglio posizionarne sempre più del
necessario.
Per assicurarsi che la misurazione sia relativa esclusivamente
all’inquinante presente nel luogo del monitoraggio, i tubi
vengono sigillati prima e dopo l’esposizione. Il posizionamento
e la raccolta vengono sempre eseguiti manualmente.
I campionatori passivi possono anche essere utilizzati per valutare
l’esposizione effettiva di una persona agli inquinanti aerodispersi.
In questo caso, si applicano vicino all’area di inalazione,
di solito sulla spalla, per rilevare una concentrazione paragonabile
a quella inspirata. Questi dispositivi vengono chiamati campionatori
personali passivi.
I campionatori passivi sono disponibili per un gran numero di
inquinanti, ma solitamente vengono utilizzati per fare delle misurazioni
di sostanze per le quali non esiste una strumentazione automatizzata
tecnicamente valida o conveniente dal punto di vista economico.
In effetti il grosso vantaggio di questi strumenti consiste essenzialmente
nel basso costo, anche dovuto al fatto che non vi sono spese di
manutenzione o di elettricità.
I campionatori passivi utilizzati per valutare l’aria ambiente
non possono essere utilizzati per verificare il rispetto dei limiti
di legge, dato che forniscono dei dati di concentrazione mediati
su più giorni o settimane, comunque rappresentano un’ottima
soluzione per risalire alla distribuzione media di un inquinante
in una determinata area geografica allo scopo di costruire delle
mappe di concentrazione degli inquinanti.
Dato che per i risultati analitici bisogna fare riferimento ad
un laboratorio, la controindicazione principale dei campionatori
passivi è la stessa di tutti i dispositivi a lettura non
immediata: i tempi di risposta più lunghi. |
|
|
|
|