L’aumento
delle temperature comporta degli inevitabili effetti a livello
meteorologico. Con l’incremento della temperatura
vi è un conseguente aumento dell’evaporazione,
per cui si ritiene che, a livello globale, l’inasprimento
dell’effetto serra porterà ad una crescita
delle precipitazioni e ad una maggiore frequenza delle tempeste
di forte intensità.
I
calcoli sui cambiamenti climatici in aree specifiche sono
molto meno affidabili di quelli globali e, di conseguenza,
non è chiara la variazione che avranno i climi regionali.
Si ritiene, comunque, che per il maggior calore vi sarà
una riduzione dell’umidità in varie regioni
delle zone tropicali che andranno incontro a frequenti siccità.
Un’ipotesi interessante è stata formulata a
proposito delle future condizioni climatiche dell’Europa.
Alcuni ricercatori ritengono che lo scioglimento dei ghiacci
artici provocato dal riscaldamento globale provocherà
un potenziamento delle correnti oceaniche provenienti dall’Artico.
Queste causeranno la deviazione della Corrente del Golfo
del Messico che attualmente lambisce le coste dell’Europa
Occidentale e che contribuisce a mitigare le temperature
del nostro continente. Il venir meno dell’effetto
riscaldante della Corrente del Golfo potrebbe così
paradossalmente condurre l’Europa settentrionale verso
un raffreddamento, in un periodo in cui la maggior parte
della Terra va incontro ad un riscaldamento.
In
ogni caso si è scoperto che, mentre la maggior parte
della terra si sta riscaldando, le regioni che sono sottoposte
alla ricaduta delle emissioni di biossido di zolfo si stanno
in genere raffreddando. Le nuvole di solfati atmosferici
prodotti dalle emissioni industriali raffreddano l’atmosfera
riflettendo la luce solare verso lo spazio ed attenuano
l’effetto dell’incremento della concentrazione
dei gas serra; comunque i solfati hanno una permanenza atmosferica
molto bassa e la loro presenza varia, anche di molto, nelle
diverse zone della Terra. |