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Filtri con pulizia a scuotimento


Nei sistemi di abbattimento che sfruttano i filtri con pulizia a scuotimento, l’aria contaminata viene convogliata nella parte inferiore dell’impianto; qui il particolato di maggiori dimensioni viene solitamente rimosso in entrata tramite un deflettore che fa depositare per inerzia il materiale più grossolano nella tramoggia.
L’aria poi risale passando attraverso una piastra forata dalla quale si dipartono verticalmente delle sacche tubolari filtranti, entra in queste maniche e fuoriesce lateralmente attraverso le pareti del filtro. Mentre l’aria viene fatta fuoriuscire dall’impianto tramite un apposito condotto, il particolato viene raccolto sulla superficie interna delle maniche dove si deposita.
In questi sistemi, maggiore è lo strato di polveri presente sulla superficie del filtro, più alta è l’efficienza di abbattimento. Comunque per impedire che si raggiungano delle cadute di pressione troppo elevate e quindi per evitare che il sistema diventi inutilizzabile o subisca eventuali danni, si deve provvedere ad una periodica pulizia.
Gli impianti che funzionano in modalità continuata devono necessariamente avere una suddivisione in diversi comparti: quando i filtri di un compartimento si stanno ripulendo, il flusso contaminato viene direzionato in un altro settore. La cosa importante è che all’interno delle sacche filtranti in pulizia non vi sia una pressione positiva, in caso contrario non si riesce a far staccare adeguatamente i depositi.
Nei sistemi a pulizia manuale, oramai pressochè abbandonati, si procedeva di persona a scrollare il filtro per far cadere le polveri. Nelle unità che prevedono l’utilizzo di sistemi meccanici, invece, la sommità delle maniche è legata ad una barra di scuotimento che viene mossa energicamente, di solito in direzione orizzontale; le vibrazioni che si generano sulla sacca fanno staccare dalle pareti il materiale raccolto che cade così nella tramoggia. In ogni caso la pulizia non è mai frequente.
Fino a qualche anno fa si utilizzavano anche dei sistemi pneumatici ad alta frequenza che fornivano delle vibrazioni a bassa ampiezza, poi questo sistema a vibrazioni è stato pressochè abbandonato in quanto ad una bassa efficacia univa la caratteristica di essere adatto solo agli impianti di abbattimento di ridotte dimensioni.
Attualmente si utilizzano come mezzi ausiliari anche dei dispositivi che producono un’onda sonora a bassa frequenza mediante dell’aria compressa che fa vibrare un diaframma di metallo. Se ne usano da 1 a 4 per compartimento per 10-30 secondi in ogni ciclo di pulizia e permettono di diminuire in modo significativo la quantità di polveri adese alle pareti.
   
caratteristiche dei filtri tessili
filtri tessili ad inversione
filtri con pulizia a getto d'aria
valutazione dell'efficienza