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L'ozono stratosferico
La formazione della maggior parte dell’ozono della stratosfera
avviene a più di 30 Km di altezza, in corrispondenza della
zona equatoriale dove risulta più rilevante l’irraggiamento
solare. Le radiazioni UV con una lunghezza d’onda inferiore
ai 242 nm dissociano l’ossigeno molecolare in ossigeno atomico
che, per la sua reattività, si combina rapidamente con
una molecola di ossigeno dando origine all’ozono (O+O2
—> O3). A loro volta le molecole
di ozono che si formano nel corso di questa reazione assorbono
le radiazioni solari con lunghezza d’onda compresa fra 240
e 340 nm, e questo ne provoca la fotolisi che libera un atomo
ed una molecola di ossigeno (O3 —>
O2+O).
In definitiva questi processi instaurano un equilibrio
dinamico che mantiene la concentrazione del gas ozono
pressochè costante (e che permette di schermare per assorbimento
gran parte dei raggi UV). Si ritiene che la produzione globale
di ozono attraverso questo meccanismo ammonti a circa 4000 tonnellate
al secondo. Dalle zone equatoriali l’ozono viene trasportato
verso i poli dai venti stratosferici associati con le aree cicloniche
(i vortici polari) che si trovano sopra i poli stessi.
Le osservazioni da satellite e dalla terra hanno permesso di valutare
la distribuzione media dell’ozono totale sia in funzione
della latitudine che della stagione. L’ozono viene solitamente
misurato come ozono colonnare, cioè come l’ozono
presente in una colonna d’aria che si estende dalla superficie
terrestre fino all’apice dell’atmosfera; viene misurato
in Unità Dobson (DU).
Per avere un’idea delle quantità in gioco basti considerare
questo: se si portassero 100 DU di ozono sulla superficie della
terra si formerebbe uno strato spesso 1 millimetro. A livello
dei tropici i livelli di ozono nel corso dell’anno sono
tipicamente fra 250 e 300 DU; il valore si mantiene pressoché
costante perché l’attività fotochimica rimane
invariata durante tutto il corso dell’anno a causa dell’intensità
costante dell’irraggiamento solare. A latitudini diverse
le concentrazioni sono più soggette a variazioni.
I valori massimi di concentrazione si trovano alle latitudini
medio-alte. Per quanto riguarda le variazioni temporali il valore
massimo assoluto si verifica all’inizio della primavera
alle alte latitudini. In estate si osserva una diminuzione dell’ozono
fino a raggiungere un minimo in autunno. Le piccole variazioni
che si possono presentare nella distribuzione longitudinale sono
essenzialmente dovute all’alternarsi delle terre emerse
e dei mari.
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Elaborazione
grafica realizzata dal Royal Netherlands Meteorological
Institute (RNMI) e che rappresenta la distribuzione dell'ozono
il giorno 06-11-2002. |
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