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Ca2+
Calcio; un catione che favorisce la diminuzione dell’acidificazione.

Cadmio (Cd)
Elemento metallico di colore bianco-argenteo. Duttile e malleabile, viene utilizzato per produrre varie leghe e batterie.

calcareo (suolo)
Suolo contenente una quantità di carbonato di calcio tale da dare effervescenza visibile o almeno udibile se trattato con acido cloridrico.

calibrazione
Procedura di verifica (per un analizzatore a risposta lineare) dei segnali sullo zero e su un prefissato punto intermedio della scala (span).

calore
Forma di energia cinetica che passa da un corpo ad un altro quando vi è una differenza di temperatura fra due corpi. Spesso il calore passa spontaneamente da un corpo più caldo a un altro più freddo.

caloria
Unità di misura (simbolo cal) della quantità di calore. E’ la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di un grammo di acqua distillata da 14,5 a 15,5°C a pressione atmosferica normale.

cambiamento climatico
Il termine sta ad indicare un significativo cambiamento da una condizione climatica ad un’altra.

camino
Tubazione verticale utilizzata per immettere in atmosfera ad altezza opportuna i fumi in uscita dall'impianto di combustione.

campagna di monitoraggio
Misure fatte in risposta ad una necessità o a un interesse per ottenere ulteriori informazioni fondamentali oltre a quello che il monitoraggio di routine/convenzionale fornisce. Esempi sono la campagna di monitoraggio durante un particolare periodo di tempo per valutare incertezze, variazioni nel comportamento delle emissioni, il contenuto chimico o l’effetto eco-tossicologico delle emissioni secondo metodi di analisi più avanzati.

campionamento
Procedura utilizzata per ottenere un campione. Il piano di campionamento, il campionamento e le considerazioni analitiche devono sempre essere considerate contemporaneamente.

campionamento in continuo
campionamento su di una base continua, senza interruzioni, di una porzione di un effluente, che può essere continuo o discontinuo. Una porzione del flusso è prelevata ogni volta che si verifica uno scarico. Possono esserne individuati due tipi: quello effettuato in modo proporzionale alla portata dell’effluente e quello che prevede il prelievo di uguali volumi ad intervalli di tempo fissati

campionamento isocinetico
Prelievo di effluente, di solito dal camino, eseguito in condizioni isocinetiche.

campionamento periodico
Processo che prevede il prelievo in lotti di campioni individuali, dipendenti dal tempo o dal volume effluente. Se ne possono distinguere tre tipi: quello dipendente dal tempo, dove campioni di ugual volume vengono prelevati ad intervalli regolari di tempo; quello proporzionale al flusso, dove campioni di volumi variabili proporzionali al flusso vengono prelevati ad intervalli regolari di tempo; e quello che prevede il prelievo di campioni di ugual volume ad intervalli regolari di flusso, cioè dopo il passaggio di un volume stabilito.

campionamento sistematico
Metodica di campionamento che prevede il prelievo del campione secondo uno schema ciclico, ad esempio scegliendo il decimo elemento di una lista, di un elenco, di un lotto, ecc.

campionatore personale
Strumento individuale, compatto e portatile deputato alla raccolta di campioni d’aria e/o alla misura della concentrazione di una o più sostanze nocive nella zona nelle immediate prossimità dell’area di lavoro della persona di cui bisogna valutare l’esposizione.

campione
Porzione di materiale o gruppo di individui selezionato da una quantità molto più grande in modo tale che la porzione scelta sia rappresentativa dell’insieme.

campo di misura di uno strumento
Intervallo tra la concentrazione minima e massima che un analizzatore è in grado di misurare senza soluzione di continuità.

cancro
Proliferazione incontrollata di cellule anormali, in grado di diffondersi in organi e tessuti, che risulta letale se non curata.


cancerogeno
Agente di natura chimica, fisica o biologica in grado di innescare il processo di cancerogenesi e condurre così alla trasformazione della cellula normale in cellula tumorale. I cancerogeni possono essere separati in due categorie generali: composti che agiscono a livello dei geni (genotossici) e composti dove non è stata trovata evidenza di reattività diretta con DNA (epigenetici), ma provocano diversi effetti biologici che possono essere alla base della loro cancerogenicità. Un agente viene definito cancerogeno sulla base di evidenze scientifiche derivanti da sperimentazioni su animali o da osservazioni epidemiologiche sull’uomo. Tra i principali agenti chimici cancerogeni sono compresi il fumo di tabacco, che si ritiene il principale agente cancerogeno presente nell’ambiente, l’alcool, quelli in relazione all’ambiente di lavoro, ma anche la dieta ed abitudini dietetiche possono favorire l’insorgenza di tumori, così come alcuni farmaci. Tra i fattori di natura fisica sono noti gli effetti cancerogeni di esposizione a radiazioni ionizzanti e a quelle elettromagnetiche, mentre tra i fattori biologici alcuni virus sono implicati nell’insorgenza di tumori. Vedi anche "categorie di carcinogenicità".

capacità nominale di un impianto
Quantità di produzione che un impianto è capace di realizzare secondo i dati progettuali e in condizioni di lavoro normali.

capacità produttiva massima di un impianto
Capacità massima di produzione di prodotto finito che un impianto può realizzare considerate tutte le limitazioni oggettive di natura tecnologica e legale alla produzione stessa.

capacità tampone
La resistenza delle acque o del suolo alle variazioni nel pH.

carbon tax
Tassazione dei combustibili energetici di origine fossile in base al loro contenuto di carbonio, viene effettuata allo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

carbone
Sostanza combustibile solida, composta in prevalenza da carbonio, che brucia con reazione fortemente esotermica. E’ derivata dalla lenta e più o meno prolungata trasformazione di residui vegetali rimasti coperti da strati di materiale sedimentario. A seconda del grado di trasformazione si distingue in torba, lignite, litantrace e antracite.

carbone attivo
Particolare tipo di carbone, finemente macinato, caratterizzato da un enorme numero di pori nei quali possono essere adsorbite sostanze liquide o gassose.

carbone bituminoso
Carbone denso, nero e tenero, spesso caratterizzato dall’avere delle evidenti bande di materiale lucente. E’ il tipo più comune di carbone, con un contenuto di umidità di solito minore del 20%. Viene utilizzato per generare elettricità e produrre carbone.

carbone nero
Una forma amorfa di carbone, prodotta commercialmente per decomposizione termica o ossidativa di idrocarburi e utilizzata principalmente per produrre pigmenti, inchiostro per stampanti, prodotti di gomma, ecc.

carbonile
Gruppo C=O presente in un composto organico o inorganico.

carbossiemoglobina
Sostanza che si forma in seguito al legame fra il monossido di carbonio e l’emoglobina nel sangue degli animali e che non è in grado di trasportare ossigeno.

carburante
Termine utilizzato per indicare tutte le sostanze combustibili (liquide o gassose) che miscelate con un comburente, come ad esempio l’ossigeno, formano una miscela esplosiva (ad esempio la benzina).

carcinoma
Tumore maligno delle cellule epiteliali.

carico di processo
Livello percentuale di produzione rispetto alla potenzialità nominale.

catalisi
Fenomeno per cui una piccola quantità di una sostanza accelera notevolmente una reazione chimica, senza essere consumata.

catalizzatore
Materiale utilizzato per aumentare la velocità e la selettività delle reazioni chimiche. Il catalizzatore non prende parte alla reazione chimica e può essere nella stessa fase dei reagenti (catalisi omogenea: reagenti in fase gassosa e catalizzatori in fase gassosa) o in fase diversa (catalisi eterogenea: reagenti in fase gassosa o liquida e catalizzatore solido). Il catalizzatore perde la sua attività con l’uso e deve essere periodicamente rigenerato o sostituito.

categorie di carcinogenicità
Sulla base dei dati scientifici a disposizione l'ACGIH ha suddiviso le sostanze aerodisperse in:
A1 : carcinogeno riconosciuto per l'uomo;
A2 : carcinogeno sospetto per l'uomo;
A3 : carcinogeno riconosciuto per l'animale con rilevanza non nota per l'uomo;
A4 : non classificabile come carcinogeno per l'uomo;
A5 : non sospetto come carcinogeno per l'uomo.

catena alimentare
Sequenza di trasferimento di materia ed energia in forma di cibo da un organismo all’altro fra i vari livelli trofici; la catena alimentare può comportare un accumulo di sostanze tossiche negli organismi delle specie dei livelli più alti.

cationi basici
Ioni carichi positivamente come il magnesio, il sodio, il potassio ed il calcio che incrementano il valore di pH dell’acqua (rendendola meno acida) quando sono rilasciati in soluzione.

CDM o Clean Development Mechanism (Meccanismo per lo Sviluppo Pulito)
Programma previsto nell’ambito del Protocollo di Kyoto e che permette alle imprese dei Paesi con vincolo di emissione di realizzare progetti di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo ottenendo così dei Crediti di Emissioni (corrispondenti in pratica all’ammontare di gas serra di cui si evita l’emissione); questi crediti possono essere venduti o accumulati.

CDR
Combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti. Viene utilizzato soprattutto per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.).

cenere
Il contenuto minerale di un prodotto dopo la sua completa combustione.

ceneri volanti (fly ash)
Particelle di piccole dimensioni prodotte nel corso della combustione che, a causa delle loro dimensioni, vengono trasportate dai fumi in atmosfera.

CERs (Certified Emissions Units)
Credito equivalente ad una tonnellata di CO2 eq generato da un progetto CDM.

cere
Materiali solidi o semisolidi derivati da distillati o residui di petrolio. Di colore chiaro, di massa cristallina più o meno traslucida, leggermente grasse al tocco, sono costituite da una mistura di idrocarburi solidi nei quali il gruppo delle paraffine è predominante. Sono utilizzate principalmente come rivestimenti protettivi delle superfici.

certificazione (o verifica apparecchiature)
Verifica della rispondenza delle apparecchiature, sistemi e sensori alle specifiche tecniche previste dalla normativa.

certificazione della riduzione di emissioni di gas serra
Atto con il quale un ente accreditato (Designated Operational Entity) assicura che un progetto, durante un periodo di tempo specificato, ha generato le riduzioni di emissioni di gas serra verificate.

cherosene
Miscela di idrocarburi ottenuta come frazione intermedia tra benzina e gasolio nella distillazione primaria del petrolio grezzo.

chetone
Nome generico dato ai derivati carbonilici secondari R-CO-R' dove R e R' sono due gruppi idrocarburici identici o differenti.

cianogenico
Composto in grado di liberare cianuro (ad es. le glicosidi cianogeniche come l’amigdalina nei noccioli di pesca e di albicocca).

cianosi
Colorazione bluastra, specialmente della pelle e delle membrane mucose, causata da una riduzione dell’ossigenazione.

ciclo
Successione di fenomeni diversi o di varie fasi di uno stesso fenomeno che possono ripetersi periodicamente.

ciclo biogeochimico
Processi naturali che riciclano nutrienti in varie forme chimiche dall’ambiente, agli organismi, e poi di nuovo all’ambiente.

ciclo biologico
L'insieme dei processi di accrescimento, di differenziamento e di riproduzione che conducono da un individuo ad altri simili (discendenti). Ha complessità diversa nei vari organismi.

ciclo combinato
Tecnologia per la produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo di combustibili in forma gassosa e che si basa sull’utilizzo di turbine (generalmente a gas turbogas) associate a una turbina a vapore. In pratica il calore dei fumi allo scarico delle turbine a gas viene sfruttato per produrre vapore. Le centrali a ciclo combinato sono sempre particolarmente efficienti. Se il calore in uscita dal ciclo combinato viene ulteriormente impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore tecnologico o per il riscaldamento degli edifici, si ha la cogenerazione.

ciclo dell’azoto
Serie di passaggi ciclici dell’azoto in varie forme chimiche dall’ambiente, all’organismo e poi di nuovo all’ambiente.

ciclo dell’ossigeno
Passaggi in ciclo dell’ossigeno in differenti forma chimiche dall’ambiente, agli organismi e poi di nuovo all’ambiente.

ciclo dello zolfo
Serie di passaggi ciclici dello zolfo in varie forme chimiche dall’ambiente, all’organismo e poi di nuovo all’ambiente.

ciclo idrogeologico
Il processo di evaporazione, trasporto del vapore, condensazione, precipitazione e flusso d’acqua dalle terre emerse agli oceani. E’ uno dei fattori principali nella determinazione del clima data la sua influenza sulla vegetazione, sulla formazione di nuvole, neve, ghiaccio e sull’umidità del suolo.

cirrosi
Fibrosi interstiziale di un organo (ad es. cirrosi epatica).

citotossico
Che provoca danno alla struttura o alle funzioni cellulari.

classificazione dell’IARC
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica gli agenti (sostanze, miscugli, ecc.) secondo questo ordine:
Gruppo 1 – L’agente è cancerogeno per gli esseri umani
Gruppo 2A – L’agente è probabilmente cancerogeno per gli esseri umani
Gruppo 2B – E’ possibile che l’agente sia cancerogeno per gli esseri umani
Gruppo 3 – L’agente non è classificabile come cancerogeno per gli esseri umani
Gruppo 4 – L’agente è probabilmente non cancerogeno per gli esseri umani

clean room
Ambiente confinato nel quale la concentrazione di particelle aeroportate è mantenuta sotto controllo per attenersi ad una specifica classe di pulizia.

clima
Il complesso delle condizioni atmosferiche medie nella loro abituale successione al di sopra di una regione, di solito considerato in un lasso di circa 30 anni. Il clima non è il tempo meteorologico (che definisce lo stato atmosferico in un breve lasso di tempo). Gli elementi climatici comprendono le precipitazioni, la temperatura, l’umidità, il soleggiamento, la velocità del vento e fenomeni come la nebbia, i temporali, la brina, ecc.

climatizzazione
In un ambiente confinato è il conseguimento e il mantenimento delle condizioni termiche, igrometriche e qualitative tali da garantire il benessere delle persone presenti.

cloracne
Eruzione cutanea simile all’acne dovuta all’esposizione a certe sostanze organiche clorinate come i bifenili policlorinati o la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina.

Cloro (Cl)
Elemento appartenente al gruppo degli alogeni. Sottoforma di molecole biatomiche si presenta come un gas giallo-verdastro, velenoso, soffocante e caratterizzato da un odore molto forte. E’ altamente reattivo e si combina con la maggior parte degli elementi.

clorofille
Pigmenti per l’assorbimento della luce nelle piante verdi e negli altri organismi fotosintetici.

clorofluorocarburo o CFC
Un composto costituito da cloro, fluoro e carbonio.
I CFC sono composti molto stabili nella troposfera. Si spezzano per l’intensa azione della luce ultravioletta nella stratosfera e rilasciano gli atomi di cloro che alterano lo strato di ozono. Questi composti sono comunemente utilizzati come refrigeranti, solventi ed agenti propellenti. I più comuni CFC sono i CFC-11, CFC-12, CFC-113, CFC-114, and CFC-115. il potenziale di danno all’ozono (ozone depletion potential ODP) per ognuno dei CFC citati è rispettivamente: 1, 1, 0.8, 1 e 0.6. I CFC sono numerati sulla base di uno schema normativo.

Cloroformio, CHCl3
Composto organico clorurato che è stato utilizzato su larga scala in anestesia sino al 1940. La concentrazione nell’aria in misura dell’1,5% in volume è sufficiente per assicurare l'anestesia chirurgica, ma già al 2% risulta mortale. Per questo motivo è stato sostituito da anestetici più sicuri come il protossido di azoto, l’alotano, l’isofluorano, il sevorano ed il desfluorano.

CNC (Combustibili non Convenzionali)
Scarti derivanti da processi di differenti lavorazioni che, grazie al loro potere calorifico e al non elevato contenuto di sostanze inquinanti, possono essere utilizzati in parziale sostituzione di altri combustibili in alcuni processi di combustione.

CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Ente nazionale di ricerca con competenza scientifica generale. Tramite i numerosi istituti scientifici distribuiti sul territorio svolge varie attività di interesse fondamentale perseguendo l'avanzamento della scienza ed il progresso del Paese.

cocarcinogeno
Fattore chimico, fisico o biologico che intensifica l’effetto di un carcinogeno.

colonia
In microbiologia è un accumulo visibile ad occhio nudo di moltiplicazione microbica sulla superficie di un terreno nutriente a base di agar.

colonna di ozono
L’ozono presente fra la superficie della terra e lo spazio esterno.
Il livello di ozono può essere descritto in diversi modi. Uno dei più comuni è la quantità di ozono presente in una colonna verticale di aria. L’unità dobson permette di misurare l’ozono in colonna. Altri tipi di misura comprendono la pressione parziale, la densità e la concentrazione dell’ozono e possono rappresentare sia la colonna di ozono che la particolare quantità di ozono ad una determinata altitudine.

cogenerazione
Produzione di due utili forme di energia quali il calore ad alta temperatura e l’elettricità da uno stesso processo. Per esempio, quando si fa bollire l’acqua per generare elettricità il vapore prodotto può essere destinato a processi industriali o al riscaldamento.

comburente
Un corpo che, combinandosi con un altro, dà luogo alla combustione di quest'ultimo (ad es. l’ossigeno è il comburente nella combustione della legna).

combustibile
Un materiale o una sostanza che dà una reazione di combustione. Sulla base dello stato in cui si presentano a temperatura e pressione normale, i combustibili si distinguono in solidi, liquidi o gassosi. Vengono utilizzati per generare riscaldamento, luce, vapore o energia. Quelli utilizzati per alimentare i motori a combustione interna sono detti carburanti.

combustibile fossile
Sostanze combustibili di origine vegetale o animale (petrolio, carbone, gas naturale, oli pesanti); si sono originate nel corso di milioni di anni per l’esposizione ad elevati valori di pressione e calore all’interno della crosta terrestre.
L’utilizzo di questi prodotti comporta la liberazione in atmosfera di anidride carbonica e spesso di idrocarburi incombusti, metano e monossido di carbonio (molti di queste sostanze, tra l’altro si ossidano lentamente in atmosfera fino alla generazione di biossido di carbonio).

combustione
Ossidazione chimica accompagnata da generazione di luce e calore.

comparabilità
il processo per identificare e valutare le differenze e le caratteristiche in comune tra due o più campioni, misure, risultati di monitoraggio, ecc. La comparabilità è collegata all’incertezza, alla tracciabilità per un riferimento specificato, al tempo di mediazione ed alla frequenza.

compost
Materiale organico di origine vegetale e animale parzialmente decomposto che può essere utilizzato come fertilizzante.

compostaggio
Parziale decomposizione di materiale organico animale e vegetale ad opera di batteri aerobici che porta alla produzione di compost.

composti organici volatili (Volatile Organic Compounds, VOC)
Composti organici che evaporano rapidamente in atmosfera a temperature comuni. I VOC contribuiscono in modo significativo alla produzione dello smog fotochimico e alla comparsa di diverse patologie.

composto
Combinazione di due o più differenti elementi chimici uniti fra loro da legami chimici.

composto inorganico
Combinazione di due o più elementi diversi da quelli presenti nei composti organici.

composto organico
Molecola che contiene atomi di carbonio, di solito combinati anche con atomi di altri elementi come l’idrogeno, l’ossigeno, l’azoto, lo zolfo, il fosforo, il cloro o il fluoro.

concentrazione
L’ammontare di una sostanza chimica in un dato volume di aria, acqua, terreno o altro mezzo.

concentrazione critica (per una cellula o un organo)
Concentrazione di una sostanza potenzialmente tossica alla quale si manifestano cambiamenti funzionali indesiderabili.

concentrazione letale
Concentrazione di una sostanza potenzialmente tossica in un mezzo e che provoca la morte dopo un certo periodo di esposizione.

concentrazione letale assoluta (LC100)
La più bassa concentrazione di una sostanza alla quale avviene il decesso del 100% degli organismi testati in condizioni ben definite. Il valore dipende dal numero degli organismi utilizzati nell’accertamento.

concentrazione minima letale (LCmin)
La più bassa concentrazione di una sostanza tossica in un mezzo ambiente che uccide gli organismi testati in condizioni ben definite.

concentrazione misurata
Valore di concentrazione della specie chimica in misura corrispondente alla misura elettrica dell’analizzatore (ricavata dalla curva di taratura).

concentrazione normalizzata
Concentrazione espressa in mg/mc (273,15 K e 101,3 KPa), ed eventualmente riferita ai fumi secchi ed al tenore O2 libero nei fumi.

concentrazione particellare
Quantità di massa delle particelle per unità di volume di aria, gas o altro.

condensazione degli inquinanti
Processo industria
le utilizzato per l’eliminazione da effluenti gassosi di inquinanti presenti in forma di vapori condensabili; tale processo avviene in genere con un abbassamento di temperatura e la conseguente conversione della sostanza in fase gassosa in uno stato liquido o solido.

condizionamento dell’aria
Trattamento volto al raggiungimento delle condizioni termoigrometriche e qualitative necessarie al benessere delle persone presenti in un ambiente confinato.

condizioni isocinetiche
Combinazione di cause il cui effetto è quello di mantenere all’ugello della sonda di prelievo una velocità di aspirazione dei gas uguale alla velocità del flusso gassoso nel condotto oggetto di campionamento.

condizioni normali
Valori termodinamici di riferimento (273,15 K e 101,3 KPa).

condizioni anomale di un processo in un impianto
Le condizioni operative nel processo durante un evento accidentale (avaria, rottura, temporanea perdita di controllo, ecc.) che possono portare a un'emissione anomala.

Conferenza delle Parti (COP)
Il principale organo della Convenzione per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Ha il compito di far il punto sull’applicazione della Convenzione e di prendere le decisioni necessarie per promuovere l’effettivo raggiungimento degli obiettivi posti. In genere le sessioni ordinarie della COP avvengono annualmente, anche se in particolari casi possono essere tenute sessioni straordinarie.

congenere
Sostanza che per struttura, funzione od origine è simile ad un’altra.

contaminante
Impurità presente in un mezzo o in una sostanza.

contaminazione
Effetto provocato da un agente esterno (contaminante) scaricato in un sistema recettore (acqua, aria, suolo).

contenimento
Azione volta a prevenire possibili rilasci, perdite o versamenti di una sostanza tossica durante il normale uso o in caso di eventi accidentali.

contenuto di calore
Ammontare di calore per unità di massa rilasciato a seguito della completa combustione.

CORINAIR (Coordination Information - AIR)
Progetto promosso dall’Unione europea con il fine di raccogliere e organizzare informazioni sulle emissioni inquinanti nei paesi dell’Unione. L’ENEA partecipa al progetto, in qualità di referente ufficiale dell’Italia, su mandato del Ministero dell’Ambiente. Corinair è parte di un lavoro della European Environmental Agency.

corrente
Massa d’acqua o di aria che si muove verso una determinata direzione.

corrosione
Distruzione graduale dovuta all’azione di un agente chimico; per un metallo o una lega può essere anche dovuta all’ossigeno dell’aria.

corrosivo
Sostanza che causa un effetto distruttivo sulla superficie di contatto.

COV (composti organici volatili)

Tutte le sostanze organiche di origine naturale o antropica che si trovano nell’aria allo stato di vapore o di gas. Provengono da attività e processi industriali, da riscaldamento domestico e industriale e dall'evaporazione del carburante. Esempi di COV sono i terpeni vegetali (il profumo dei fiori), il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) che sfugge da una bombola, gli incombusti nei gas di scarico dei motori, i vapori di benzina che si sviluppano dagli sfiati dei serbatoi, i solventi organici. Oltre ad essere in qualche caso pericolosi (ad esempio formaldeide, benzene, ecc.) concorrono alla produzione dello smog fotochimico attraverso una complessa cinetica che coinvolge gli ossidi di azoto e porta alla formazione di perossidi organici molto aggressivi e di ozono.

crediting period di un CDM
Periodo di tempo per il quale le riduzioni di emissioni di gas serra possono generare crediti CERs.

creosoto
Liquido di odore pungente ottenuto dalla distillazione di parecchi catrami.

crescita esponenziale
Crescita di una percentuale costante in un determinato lasso di tempo.

criosfera
La parte ghiacciata della superficie terrestre. La criosfera include le calotte polari, il ghiaccio continentale, i ghiacciai di montagna, le coperture di neve, i laghi ed i fiumi ghiacciati ed il permafrost.

cromatografia
Metodo chimico-fisico di separazione dei componenti presenti in una miscela.

Cromo (Cr)
Il cromo è un metallo bianco leggermente azzurrognolo, molto utilizzato per la sua notevole resistenza alla corrosione atmosferica, a numerosi agenti chimici, all’ossidazione e all’usura. Si utilizza nelle cromature e nella produzione di acciai e ghise; i suoi sali servono per la concia delle pelli, per realizzare tinture, per colorare il vetro. Per la tossicità dei sali è spesso causa di intossicazioni professionali.


CRR
Centri Regionali di riferimento per il rilevamento della Radioattività Ambientale.

cultura ambientale
L'insieme delle conoscenze formali ed informali che accrescono la comprensione dei fenomeni ambientali e correggono i comportamenti umani tendenti alla distruzione.

Curie (Ci)
Unità di misura della radioattività; corrisponde a 3,7·1010 disintegrazioni al secondo. Solitamente per la maggiore praticità si utilizza il Becquerel.

curva di taratura
Grafico di taratura.

curve di isoconcentrazione

Linee congiungenti i punti a concentrazione costante degli inquinanti. In campo atmosferico forniscono un metodo utile alla rappresentazione dei livelli di qualità dell’aria su una determinata area.