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Inquinamento Indoor da Formaldeide


La formaldeide è un composto organico volatile che a temperatura ambiente si presenta come un gas incolore e dall’odore pungente. Può essere presente sia in ambiente indoor che all’esterno, quasi sempre a minore concentrazione.
In ambiente la formaldeide si origina per fotoossidazione naturale a partire da molti composti organici sia naturali che prodotti dall’uomo, dai più semplici come il metano ai più complessi. Quantità relativamente alte di questo composto vengono prodotte anche nel corso delle combustioni incomplete; in effetti spesso si ritrova come prodotto secondario nei gas di scarico dei veicoli e soprattutto nel fumo di sigaretta. La formaldeide è da molti anni ampiamente utilizzata nella produzione di materiali per l’edilizia, mobili, prodotti per la pulizia, colle, vernici, disinfettanti, plastiche, coloranti, imballaggi, ecc.; può essere presente anche nell’abbigliamento e nella tappezzeria, in quanto viene spesso utilizzata nei trattamenti di stampa dei tessuti. Da tutto questo, si può facilmente capire il gran numero di materiali che in tempi più o meno lunghi liberano nell’aria la formaldeide che contengono.
Ora sembrerà abbastanza difficile crederci, visto la frequenza con cui viene utilizzata in ambito industriale e civile, ma la formaldeide è un composto cancerogeno per l’uomo: è stata ufficialmente definita come tale dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ancora nel 2004. Oltre a questo, provoca irritazioni al naso e alla gola, arrossamenti degli occhi, congiuntivite, tumefazione delle palpebre, dermatite per contatto, attacchi di asma, tosse, stanchezza, sonnolenza, emicrania, nausea e vertigini. La gravità dei sintomi cresce con l’aumentare della sua concentrazione nell’aria. Gli effetti comunque variano anche di molto in base alla salute degli esposti, alla loro età e alla loro suscettibilità. L’odore si può percepire a circa 30-600 µg/mcubo; a 0,1-3 mg/mc c’è la soglia dove scatta l’irritazione a naso, gola e occhi; a circa 37-60 mg/mc insorge l’edema polmonare e la polmonite; verso i 60-125 mg/mc c’è la morte.
Dato che la formaldeide è cancerogena, risulta evidente che la sua concentrazione dovrebbe essere mantenuta a livelli estremamente bassi, almeno nei limiti del possibile. La sua concentrazione di fondo nell’ambiente esterno è circa 1 µg/mc, a meno che non ci si trovi in aree trafficate o nei pressi di qualche impianto produttivo che la utilizza. All’interno degli edifici, invece, la sua concentrazione può variare anche di molto sulla base delle fonti inquinanti presenti; in genere si aggira sui 20-60 µg/mc.
Per ridurne la concentrazione nell’aria, bisogna innanzitutto eliminarne le fonti: evitare di fumare in casa, utilizzare prodotti che non la contengono, non acquistare mobili truciolati con resine a base di formaldeide, ecc. Dato che sia il calore che l’umidità aumentano le emissioni delle fonti, è anche opportuno favorire i ricambi d’aria e mantenere un’umidità fra il 40 e il 60%.
   
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