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Normativa sul Cloruro di Vinile


L’Allegato VIII-bis del Decreto Legislativo n.626 del 19 settembre 1994 pone come valore limite di esposizione professionale al cloruro di vinile monomero un TLV-TWA di 3 ppm pari a 7,77 mg/mc. Questo allegato è stato inserito nella 626 tramite il D. Lgs. n.66 del 25 febbraio 2000, in attuazione delle Direttive Europee 97/42/CE e 1999/38/CE, che modificano la direttiva 90/394/CE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.



L’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) indica come limite di TLV-TWA il valore di 1 ppm pari a 2,6 mg/mc.

Anche secondo l’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) l’ammontare massimo di cloruro di vinile nell’aria durante una giornata lavorativa di 8 ore in una settimana di 40 ore lavorative è 1 ppm. L’ammontare massimo per un periodo di 5 minuti è di 5 ppm.

Il National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) raccomanda che il limite di esposizione sia il più basso valore che sia possibile individuare. I lavoratori che vengono esposti a concentrazioni rilevabili di cloruro di vinile devono indossare degli speciali dispositivi di respirazione come protezione.

   
caratteristiche
sorgenti
diffusione
effetti sull'uomo
 
 

DL 66 25-02-2000